L’occhio è l’organo più sensibile del nostro corpo. Attraverso questo importantissimo organo di
senso passano la maggior parte delle informazioni che ci mettono in contatto con il mondo esterno.
È noto a noi tutti quanto sia importante il ruolo della vista nella vita giornaliera. Per mantenerla, è
necessario sottoporsi a controlli medici periodici mirati a prevenire e diagnosticare l’insorgere di
eventuali problemi.
La visita oculistica è molto di più del semplice controllo dell’acuità visiva e viene effettuata da un
medico specialista.
Con la visita oculistica si possono diagnosticare malattie degli occhi curabili, che possono invece
portare alla perdita della vista se non diagnosticate e trattate. Si possono inoltre diagnosticare
manifestazioni oculari di malattie sistemiche o segni di tumori o altre malattie del sistema nervoso.
Gli esami di base comprendono:
Autorefrattometria
Si tratta di una valutazione computerizzata oggettiva del difetto visivo. Le strumentazioni di oggi
sono sempre più sofisticate e precise ma sarà poi l’esperienza e la professionalità del medico a
tradurre una misurazione oggettiva in una prescrizione lenti confortevole ed adatta ad ogni caso
particolare.
A cosa serve l’autorefrattometro?
Gli autorefrattometri odierni sono estremamente precisi e permettono una valutazione del grado di
miopia, ipermetropia o astigmatismo in modo molto veloce. Inoltre, molto spesso questi strumenti
permettono anche una retroilluminazione oculare che sfrutta il riflesso del fondo.
Questa procedura ci permette di avere una rapida valutazione della trasparenza dei mezzi oculari, in
particolare cornea e cristallino.
Possiamo così già riconoscere una opacità della cornea (leucoma) o del cristallino (cataratta) in
pochi secondi. Con una procedura molto rapida e veloce siamo quindi in grado di fare una prima
valutazione dell’occhio che ci permette così di orientare meglio la nostra visita e di affinare al
meglio la nostra misurazione del difetto visivo.
In questo modo siamo in grado di velocizzare la nostra visita e ridurre lo stress e l’affaticamento del
paziente che spesso non gradisce una visita troppo lunga in particolare se riguarda un’organo molto
sensibile come l’occhio.
Inoltre, gli autorefrattometri odierni sono molto ben tollerati dal paziente e spesso propongono delle
immagini che in particolare nel caso dei bambini, inducono curiosità e quindi aumentano la
collaborazione nel corso di tutta la visita.
Misurazione del Visus
Elemento fondamentale di una visita oculistica è la misurazione della acuità visiva o Visus. Si tratta
di una misurazione quantitativa della funzione dell’apparato visivo e viene espressa comunemente
in decimi. L’esaminato dovrá leggere 10 righe di lettere (ma possono essere anche numeri o altri
caratteri) in sequenza di dimensioni sempre più piccole.
Se riuscirà a leggere anche l’ultima riga vuol dire che avrà una acuità visiva pari a dieci/decimi, se
si fermerà alla penultima di nove/decimi ecc.
La Biomicroscopia
Si tratta della procedura che permette l’esame anatomico dell’occhio. Attraverso una particolare
apparecchiatura detta appunto Biomicroscopio o Lampada a Fessura possiamo esaminare l’occhio
ingrandendo le immagini fino a 40 volte ed orientando fasci di luce bianca o colorata secondo varie
angolazioni che ci permettono di mettere meglio in evidenza le varie strutture e le possibili malattie
dell’occhio.
È possibile esaminare in primis le strutture esterne come le palpebre con le ciglia ed i puntini
lacrimali, poi la congiuntiva, la sclera, la cornea, l’iride, la pupilla ed il cristallino.
La Tonometria
In ogni visita oculistica dell’adulto è indispensabile misurare la pressione intraoculare. La pressione
dell’occhio è legata alla circolazione di un liquido che si chiama umor acqueo.
Questo liquido che viene prodotto dall’occhio stesso, se non defluisce come dovrebbe determina un
aumento della pressione intraoculare che può portare ad una malattia molto grave dell’occhio, il
Glaucoma. Molto spesso un aumento di pressione dell’occhio è asintomatico, ecco perché la
misurazione della pressione è un atto fondamentale di una visita oculistica.
L’esame del Fundus Oculi
Attraverso una particolare lente e l’uso del Biomicroscopio possiamo osservare le strutture presenti
all’interno dell’occhio.
È possibile esaminare in dettaglio la retina e la Macula (la sua regione centrale), le vene e le arterie
della retina, la periferia retinica e la testa del nervo ottico.
L’esame del fondo dell’occhio (dal latino “fundus oculi”) risulta di fondamentale importanza in
caso di ipertensione arteriosa o di diabete mellito.
Nel caso di ipertensione arteriosa
Nel primo caso infatti le informazioni che l’oculista ricava dell’esame dei vasi della retina sono
molto importanti per il medico internista in quanto aiutano a determinare lo stadio della malattia nel
quale il paziente si trova e a monitorare poi l’efficacia della terapia.
Nel caso di diabete
Nel caso di diabete è necessario eseguire l’esame del fundus oculi annualmente. L’occhio infatti è
uno degli organi dove maggiormente il diabete può fare i suoi primi è più gravi danni. A livello
della retina infatti si iniziano a formare emorragie ed essudati che alterano la funzione visiva. Se
tale situazione non viene riconosciuta in tempo e trattata con adeguate terapie (laser, farmaci
Intravitreali) può rapidamente degenerare e nei casi più gravi portare anche alla cecità.
Oggi fortunatamente esistono molteplici terapie e la cecità da diabete sta diventando sempre più
rara, ma fondamentale rimane la prevenzione che consiste appunto nel controllo periodico del
fundus oculi. Il ruolo fondamentale di questa prevenzione è affidato al medico di base e allo
specialista diabetologo che indirizzano il paziente all'oculista nei casi in cui ritengono necessario.